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Ossa metacarpali

Nella mano sono presenti cinque ossa lunghe chiamate metacarpali. Sono situate tra le ossa del carpo e le falangi prossimali (parte iniziale delle dita). Le ossa metacarpali possono subire fratture e fra le più frequenti vi è quella del V metacarpo.

Trauma: Frattura diafisiaria del V metacarpale.

Intervento: Riduzione osteosintesi con placca e viti.

L’intervento è rivolto alle fratture intrinsecamente instabili o che comportino una notevole scomposizione del segmento osseo. Se l’osso metacarpale non guarisce nella maniera corretta il dito può ruotare all’interno o all’esterno in maniera non naturale quando si chiude la mano.  

La rotazione del movimento è dettata infatti dalla posizione della testa metacarpale. In caso di notevole accorciamento post traumatico dell’osso, se non si interviene chirurgicamente ci possono essere anche delle conseguenze estetiche: la nocca del dito potrebbe non essere più visibile.

 L’intervento di osteosintesi con placca e viti consente di ripristinare, asse lunghezza e rotazione del segmento e di conseguenza, la  corretta biomeccanica dell’articolazione metacarpo – falangea e quindi anche della rotazione del dito. Altre tipologie di fratture del metacarpo possono essere trattate, sempre in maniera chirurgica,  anche con altri mezzi di sintesi come i fili.

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